Esperienze
- ESPERIENZA SU COME HO CONOSCIUTO I GRUPPI D'AUTO MUTUO AIUTO
- Prima di entrare nel gruppo d' Auto Mutuo Aiuto
d'origine (ADRR), mi ritenevo vittima degli altri.
Avevo sì un lavoro che mi piaceva ed una casa bella ma ero sola, e mi sentivo tale, soprattutto, quando stavo con me stessa. Mi sentivo come condannata a vivere solamente con me, che tra l'altro non sopportavo molto. Pensavo che non meritavo d'avere una vita amorosa e sociale soddisfacente. Mi sentivo come una persona priva d'ogni attrattiva, e che le persone che mi stavano attorno lo facessero per pena. Desideravo stare con persone impossibili, perché ritenevo che quelle possibili fossero delle persone stupide (o interessate) perché volevano stare con me.
Ero intrappolata nella mia solitudine, che tra l'altro, creavo io.
Ma conobbi in palestra una donna che mi raccontò di questo gruppo, ed io provai a frequentarlo.
Nel gruppo erano tutte donne più grandi di me, con un'esperienza diversa dalla mia, tanto che pensai "cosa c'entro io?". Loro donne sposate o separate, ed io single involontaria.
Eppure sentendole parlare capii che ero nel posto giusto.
Sentivo le loro esperienze, che in qualche modo erano riconducibili alle mie.
Già dal primo mese ebbi dei grandi miglioramenti.
Proprio in quel periodo,per motivi fisici non potevo più muovermi.
Persi il lavoro e fisicamente restavo molto tempo da sola, ma… ma il cambiamento era in atto.
In quel periodo iniziai a leggere "Donne che amano troppo" di Robin Norwood, e capii molte cose, tra le quali "dovevo amare me stessa". Da quel che mi ricordo quel periodo d'immobilità, fu uno dei più belli e costruttivi di quegli ultimi anni.
Imparai ad amarmi, rispettarmi e curarmi. E fu questo cambiamento nei miei confronti che mi rese più attraente anche nei confronti degli altri, tanto che non sentii più la compassione del passato.
Finalmente mi sentii libera d'essere e sentirmi amata, da me stessa e dagli alti.
Ora la mia vita è cambiata molto da allora, ma il cammino è lungo, e c'è ancora da fare, anche perché chi è dipendente affettivamente, non guarisce mai definitivamente, bisogna continuamente lottare e crescere per riuscire ad amarsi e rispettarsi veramente.
- Prima di entrare nel gruppo d' Auto Mutuo Aiuto
d'origine (ADRR), mi ritenevo vittima degli altri.
- ESPERIENZA
PERSONALE SULLA PRIMA PROMESSA DI RECUPERO:
- Per me questi ultimi mesi sono stati molto difficili.
Sono senza un lavoro, litigo spesso, ho avuto molti problemi di salute (non gravi ma pesanti), mi sento insoddisfatta, inutile ed indesiderabile.
Ma in questi ultimi giorni sto capendo molte cose, prima tra tutte: che devo essere felice ed amarmi sia per me che per gli altri.
Io ho sempre pensato che tutto quello che faccio per me riguardasse solo me. I miei sogni, le mie azioni, l'amarmi, l'accettarmi ed il rispettarmi. Ed è per questo che in molte cose mi sono impegnata a metà o troppo frettolosamente oppure per niente, perché pensavo che ero solo io la diretta interessata. Comportamento più che sbagliato sia nei miei confronti che per gli altri.
Io merito d'essere felice, e perdere le speranze equivale alla punizione più grande nei miei confronti ma anche per gli altri.
L'amarmi di più, equivale a darmi la possibilità di migliorare la mia vita in tutti i suoi aspetti e chi mi sta attorno ne può sentire anch'esso i benefici.
Certo non è facile prendere in mano la propia vita e migliorarla, e ne so qualcosa anch'io che avevo perso le speranze. Guardando ora questi mesi passati mi rendo conto che ho fatto molte cose, sia per la mia vita che per gli altri. La mia strada è difficile, e forse anche incomprensibile per molti, ma so che può dare molta felicità. Amare me stessa significa non vedere solo i lati negativi della mia vita ma soprattutto quelli positivi. Mi accorgo che la mia vita, se seguo le strade normali, mi sta stretta, vivo bene solo spaziando nei sogni, che con l'impegno e la fiducia e l'amore verso me stessa, so che posso realizzare.
A dir la verità la cosa che mi ha sempre avvilito di più è stato il giudizio degli altri. Non ho un lavoro, non ho soldi, non ho una casa, non ho una famiglia, perché dovrei essere felice. Risposta perché ho me. La mia volontà. La mia testardaggine. Il mio spirito. Il mio ottimismo. La mia capacità di sognare. E perché so che chi mi vuole bene non lo fa per quello che rappresento, ma per quello che sono, certo sono pochi ma come si dice…
Non è facile amarmi, amarci perché siamo le persone con cui abbiamo più a che fare, ed è difficile accettarci, per quello che molti e soprattutto noi crediamo dei nostri difetti. Pensiamola così i nostri difetti sono doni per poter crescere e per poter conoscerci di più. Immaginiamoci senza difetti saremmo una noia mortale.
Il mio compito della settimana sarà quello di agire senza pensare a quello che vogliono gli altri, forse riuscirò a superare i miei limiti.
- Per me questi ultimi mesi sono stati molto difficili.
IMPORTANTE: TUTTE LE ESPERIENZE SONO VOLUTAMENTE NON FIRMATE, PERCHÉ UNO DEI VALORI PRINCIPALI DEI GRUPPI D'AUTO MUTUO AIUTO É L'ANONIMATO
Progetto interamente realizzato da Roberta Miti